Normativa e-commerce: 5 aspetti legali e fiscali da considerare

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Cosa prevede la normativa e-commerce?
Come si avvia un negozio online?
Come gestire gli aspetti legali e fiscali di un e-commerce?
 L’e-commerce è un modello di business in cui si commercializzano beni e servizi online.
Il sistema è semplice: il cliente effettua un ordine da una app o da un sito di vendita online e il merchant fa recapitare la merce direttamente al cliente, senza che tra i due vi sia nessun tipo di contatto fisico.
Sebbene la gestione possa sembrare scorrevole e elementare, però, l’intero processo va organizzato in maniera capillare e nel rispetto della normativa applicabile. Solo in questo modo è possibile evitare questioni legali, perdite economiche e sanzioni pecuniarie.
Un sito e-commerce, infatti, è un’attività commerciale a tutti gli effetti, e la normativa sul commercio elettronico prevede adempimenti legali e burocratici che non possono essere trascurati. Per questi motivi e tanti altri la logistica conto terzi è la soluzione ideale per chi vuole esternalizzare la gestione del magazzino.
Con questo articolo, a firma di Floriana Capone, l’Avvocato dell’Ecommerce, vedremo alcuni aspetti legali e fiscali da considerare secondo la normativa e-commerce, consigliando però di affidarsi sempre ai professionisti del settore.

Normativa commercio elettronico: gli adempimenti legali

Quando si avvia un’attività di vendita online è necessario conoscere bene la normativa e-commerce.
Compito tutt’altro che semplice, dal momento che non disponiamo di una normativa e-commerce univoca, ma dobbiamo fare riferimento a una serie di disposizioni, ad esempio:
  • D.Lgs. 70/2003;
  • Codice del Consumo;
  • Codice civile;
  • New Deal per la tutela dei consumatori;
  • Gdpr e normativa privacy;
Queste sono solo alcune delle norme da considerare, a cui si aggiungono altre, come le norme speciali in base al prodotto o al servizio, le norme sulla comunicazione pubblicitaria, le norme sulla proprietà industriale eccetera.
Per prima cosa, è bene sapere che per avviare un’attività di vendita online, è necessario rispettare un iter burocratico che prevede:
  1. una partita iva;
  2. l’iscrizione presso il Registro delle Imprese;
  3. la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP);
  4. l’apertura di posizioni INPS e INAIL.
Ma andiamo a vedere quali sono i 5 adempimenti legali e fiscali da considerare per vendere online.

1. E-commerce normativa: le informazioni obbligatorie nel sito e-commerce

Partiamo dalla struttura del sito e-commerce.
La normativa e-commerce prevede che ogni sito e-commerce deve essere strutturato in un certo modo.
Ci sono per esempio alcune informazioni obbligatorie che il venditore deve rendere in maniera chiara e accessibile a tutti.
Pensiamo all’identità del titolare, alle Condizioni di Vendita, all’Informativa Privacy, alla Cookie Policy, alle spedizioni e ai resi, e alle altre informazioni che le norme richiedono di scrivere in modo chiaro
Poi ci sono le norme speciali, in base alla tipologia di prodotto venduto, che definiscono altri adempimenti e altre informazioni obbligatorie.
Così il footer, le schede prodotto, la fase di acquisto, il check-out, la mail di conferma dell’ordine e le comunicazioni commerciali, devono tutte rispettare una certa struttura, e devono contenere determinate informazioni obbligatorie.
Pensiamo solo alle schede prodotto: queste devono contenere la descrizione dettagliata del prodotto, completa di prezzo, imposte ed eventuali scontistiche applicate. Bisogna inserire la composizione del prodotto, la disponibilità in magazzino, le variabili disponibili (taglie, colori, dimensioni) e altre informazioni in base al prodotto venduto. Ad esempio, per gli alimenti è necessario descrivere gli ingredienti, gli allergeni, i valori nutrizionali eccetera.
Omettere queste informazioni costa caro in termini di sanzioni amministrative.
Sebbene possa sembrare semplice avviare un-ecommerce, in realtà si tratta di un lavoro che richiede una certa attenzione agli aspetti legali, per non rischiare di commettere pratiche commerciali scorrette, senza nemmeno rendersene conto.

2. Termini e condizioni e-commerce: come scriverle

I Termini d’uso e le Condizioni di vendita costituiscono il contratto stipulato tra venditore e acquirente e contengono i diritti, i doveri e le responsabilità delle parti.
La stipula avviene attraverso l’ordine e la scheda prodotto ne costituisce parte fondamentale.
Il cliente deve poter visionare questi documenti prima dell’acquisto, per cui è necessario predisporre una pagina apposita con i Termini d’uso e le Condizioni generali di vendita da inserire con un link nel footer, in modo che gli utenti possano accedervi facilmente.
I Termini d’uso e le Condizioni di vendita sono due aspetti legali diversi:
  • i Termini d’uso riguardano tutti gli utenti che visitano il sito;
  • le Condizioni generali di Vendita sono riservate a chi effettua acquisti sul sito e-commerce.
Anche i Termini e le Condizioni d’uso devono contenere determinate informazioni obbligatorie, come: i dati del venditore e le informazioni di contatto, i requisiti per acquistare dal sito, le modalità di gestione delle transazione (pagamenti, ordini, prezzi, scontistiche applicate, spedizioni), informazioni sulla garanzia legale di conformità e gli altri diritti dei consumatori.
Le Condizioni generali di vendita sono differenti a seconda del modello di business: infatti nell’e-commerce B2C si applica il Codice del Consumo, mentre nel B2B no, per quest’ultimo quindi, non sono previsti né il Diritto di Recesso né la Garanzia Legale di Conformità.

3. Normativa sul commercio elettronico: Informativa Privacy e-commerce

Il GDPR impone che ogni sito e-commerce sia dotato della Privacy Policy: un documento legale in cui vengono indicate le modalità di trattamento dei dati personali e le informazioni sul titolare del sito.
Nell’Informativa sulla Privacy vanno inseriti i dati del titolare del trattamento e del responsabile per la protezione dei dati (DPO), con tutti i riferimenti di contatto.
Poi va specificato:
  • quali dati verranno trattati,
  • quali sono le finalità del trattamento,
  • la data retention,
  • le basi giuridiche,
  • se i dati verranno trattati in modo automatizzato.
Se il sito utilizza Cookie o altri sistemi di tracciamento è necessario indicarlo nella Cookie Policy e inserire un Cookie Banner per l’utilizzo dei cookie per cui è necessario il consenso.

4. E-commerce normativa: aspetti gestionali e logistica

Nella vendita di prodotti fisici, la gestione del magazzino è uno dei punti da trattare con cura.
Innanzitutto bisogna capire se optare per una gestione diretta del magazzino, puntando su un magazzino fisico, o una gestione indiretta, avviando un e-commerce in dropshipping.
La gestione diretta implica spese immediate per l’acquisto della merce e la gestione dell’immobile:
  • affitto o acquisto dell’immobile;
  • utenze;
  • personale;
  • investimento per la merce.
Dopodiché va organizzata la logistica, dalla quale dipendono la qualità delle spedizioni e del servizio.
Quando ci si occupa personalmente della gestione del magazzino e della logistica, è necessario stipulare diversi tipi di contratto:
  • con i grossisti;
  • di locazione;
  • con gli spedizionieri;
  • con il personale addetto al magazzino.
Inoltre vanno gestite tutte le questioni legali connesse al Diritto di recesso, ai resi e alla garanzia.
In alternativa, si può optare per l’e-commerce in dropshipping, un modello di business in cui il fornitore (dropshipper) invia la merce direttamente al cliente finale oppure affidarsi a delle aziende proprio come Elogy che gestiscano dalla A alla Z la logistica del tuo e-commerce :  dal warehousing al pick and pack , dalla ottimizzazione tramite intelligenza artificiale dei corrieri alla consegna.

               Vuoi sapere come possiamo gestire la logistica del tuo e-commerce?

Cosa prevede la normativa e-commerce?
Come si avvia un negozio online?
Come gestire gli aspetti legali e fiscali di un e-commerce?
 L’e-commerce è un modello di business in cui si commercializzano beni e servizi online.
Il sistema è semplice: il cliente effettua un ordine da una app o da un sito di vendita online e il merchant fa recapitare la merce direttamente al cliente, senza che tra i due vi sia nessun tipo di contatto fisico.
Sebbene la gestione possa sembrare scorrevole e elementare, però, l’intero processo va organizzato in maniera capillare e nel rispetto della normativa applicabile. Solo in questo modo è possibile evitare questioni legali, perdite economiche e sanzioni pecuniarie.
Un sito e-commerce, infatti, è un’attività commerciale a tutti gli effetti, e la normativa sul commercio elettronico prevede adempimenti legali e burocratici che non possono essere trascurati.
Con questo articolo, a firma di Floriana Capone, l’Avvocato dell’Ecommerce, vedremo alcuni aspetti legali e fiscali da considerare secondo la normativa e-commerce, consigliando però di affidarsi sempre ai professionisti del settore.

Normativa commercio elettronico: gli adempimenti legali

Quando si avvia un’attività di vendita online è necessario conoscere bene la normativa e-commerce.
Compito tutt’altro che semplice, dal momento che non disponiamo di una normativa e-commerce univoca, ma dobbiamo fare riferimento a una serie di disposizioni, ad esempio:
  • D.Lgs. 70/2003;
  • Codice del Consumo;
  • Codice civile;
  • New Deal per la tutela dei consumatori;
  • Gdpr e normativa privacy;
Queste sono solo alcune delle norme da considerare, a cui si aggiungono altre, come le norme speciali in base al prodotto o al servizio, le norme sulla comunicazione pubblicitaria, le norme sulla proprietà industriale eccetera.
Per prima cosa, è bene sapere che per avviare un’attività di vendita online, è necessario rispettare un iter burocratico che prevede:
  1. una partita iva;
  2. l’iscrizione presso il Registro delle Imprese;
  3. la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP);
  4. l’apertura di posizioni INPS e INAIL.
Ma andiamo a vedere quali sono i 5 adempimenti legali e fiscali da considerare per vendere online.

1. E-commerce normativa: le informazioni obbligatorie nel sito e-commerce

Partiamo dalla struttura del sito e-commerce.
La normativa e-commerce prevede che ogni sito e-commerce deve essere strutturato in un certo modo.
Ci sono per esempio alcune informazioni obbligatorie che il venditore deve rendere in maniera chiara e accessibile a tutti.
Pensiamo all’identità del titolare, alle Condizioni di Vendita, all’Informativa Privacy, alla Cookie Policy, alle spedizioni e ai resi, e alle altre informazioni che le norme richiedono di scrivere in modo chiaro
Poi ci sono le norme speciali, in base alla tipologia di prodotto venduto, che definiscono altri adempimenti e altre informazioni obbligatorie.
Così il footer, le schede prodotto, la fase di acquisto, il check-out, la mail di conferma dell’ordine e le comunicazioni commerciali, devono tutte rispettare una certa struttura, e devono contenere determinate informazioni obbligatorie.
Pensiamo solo alle schede prodotto: queste devono contenere la descrizione dettagliata del prodotto, completa di prezzo, imposte ed eventuali scontistiche applicate. Bisogna inserire la composizione del prodotto, la disponibilità in magazzino, le variabili disponibili (taglie, colori, dimensioni) e altre informazioni in base al prodotto venduto. Ad esempio, per gli alimenti è necessario descrivere gli ingredienti, gli allergeni, i valori nutrizionali eccetera.
Omettere queste informazioni costa caro in termini di sanzioni amministrative.
Sebbene possa sembrare semplice avviare un-ecommerce, in realtà si tratta di un lavoro che richiede una certa attenzione agli aspetti legali, per non rischiare di commettere pratiche commerciali scorrette, senza nemmeno rendersene conto.

2. Termini e condizioni e-commerce: come scriverle

I Termini d’uso e le Condizioni di vendita costituiscono il contratto stipulato tra venditore e acquirente e contengono i diritti, i doveri e le responsabilità delle parti.
La stipula avviene attraverso l’ordine e la scheda prodotto ne costituisce parte fondamentale.
Il cliente deve poter visionare questi documenti prima dell’acquisto, per cui è necessario predisporre una pagina apposita con i Termini d’uso e le Condizioni generali di vendita da inserire con un link nel footer, in modo che gli utenti possano accedervi facilmente.
I Termini d’uso e le Condizioni di vendita sono due aspetti legali diversi:
  • i Termini d’uso riguardano tutti gli utenti che visitano il sito;
  • le Condizioni generali di Vendita sono riservate a chi effettua acquisti sul sito e-commerce.
Anche i Termini e le Condizioni d’uso devono contenere determinate informazioni obbligatorie, come: i dati del venditore e le informazioni di contatto, i requisiti per acquistare dal sito, le modalità di gestione delle transazione (pagamenti, ordini, prezzi, scontistiche applicate, spedizioni), informazioni sulla garanzia legale di conformità e gli altri diritti dei consumatori.
Le Condizioni generali di vendita sono differenti a seconda del modello di business: infatti nell’e-commerce B2C si applica il Codice del Consumo, mentre nel B2B no, per quest’ultimo quindi, non sono previsti né il Diritto di Recesso né la Garanzia Legale di Conformità.

3. Normativa sul commercio elettronico: Informativa Privacy e-commerce

Il GDPR impone che ogni sito e-commerce sia dotato della Privacy Policy: un documento legale in cui vengono indicate le modalità di trattamento dei dati personali e le informazioni sul titolare del sito.
Nell’Informativa sulla Privacy vanno inseriti i dati del titolare del trattamento e del responsabile per la protezione dei dati (DPO), con tutti i riferimenti di contatto.
Poi va specificato:
  • quali dati verranno trattati,
  • quali sono le finalità del trattamento,
  • la data retention,
  • le basi giuridiche,
  • se i dati verranno trattati in modo automatizzato.
Se il sito utilizza Cookie o altri sistemi di tracciamento è necessario indicarlo nella Cookie Policy e inserire un Cookie Banner per l’utilizzo dei cookie per cui è necessario il consenso.

4. E-commerce normativa: aspetti gestionali e logistica

Nella vendita di prodotti fisici, la gestione del magazzino è uno dei punti da trattare con cura.
Innanzitutto bisogna capire se optare per una gestione diretta del magazzino, puntando su un magazzino fisico, o una gestione indiretta, avviando un e-commerce in dropshipping (appoggiandosi anche a fornitori dropshipping Italia).
La gestione diretta implica spese immediate per l’acquisto della merce e la gestione dell’immobile:
  • affitto o acquisto dell’immobile;
  • utenze;
  • personale;
  • investimento per la merce.
Dopodiché va organizzata la logistica, dalla quale dipendono la qualità delle spedizioni e del servizio.
Quando ci si occupa personalmente della gestione del magazzino e della logistica, è necessario stipulare diversi tipi di contratto:
  • con i grossisti;
  • di locazione;
  • con gli spedizionieri;
  • con il personale addetto al magazzino.
Inoltre vanno gestite tutte le questioni legali connesse al Diritto di recesso, ai resi e alla garanzia.
In alternativa, si può optare per l’e-commerce in dropshipping, un modello di business in cui il fornitore (dropshipper) invia la merce direttamente al cliente finale oppure affidarsi a delle aziende proprio come Elogy che gestiscano dalla A alla Z la logistica del tuo e-commerce :  dal warehousing al pick and pack , dalla ottimizzazione tramite intelligenza artificiale dei corrieri alla consegna.

               Vuoi sapere come possiamo gestire la logistica del tuo e-commerce?

In questo modo si evitano tutte le incombenze legate alla logistica e alla gestione del magazzino.
Tuttavia, anche in questo caso bisogna valutare alcuni aspetti legali:
  • le responsabilità del venditore;
  • gli obblighi del dropshipper;
  • le clausole da inserire nel contratto di dropshipping per regolare il rapporto col fornitore (per esempio: informazioni sui prodotti, mancanza di disponibilità, violazione dei diritti di terzi, esclusiva).

5. E-commerce normativa: gli aspetti fiscali e doganali

Il commercio online permette di vendere all’estero beni e servizi con molta facilità. Tuttavia, prima di avviare le esportazioni dei tuoi prodotti, devi conoscere le Normative sul commercio internazionale.
Quando si fanno entrare o uscire delle merci da uno stato, queste vengono sottoposte al controllo doganale per la riscossione dei dazi doganali.
La Dogana è un organismo pubblico che ha la funzione di riscuotere i diritti doganali, incrementando le entrate statali, controllare o proteggere la produzione locale di un determinato prodotto.
Ogni prodotto che viene inviato all’estero deve essere classificato con un codice doganale, così da essere identificato più facilmente durante il controllo doganale.
A livello mondiale, esiste un codice univoco e condiviso a cui fare riferimento quando si spedisce un articolo.
Esso può essere costituito da 6 o 10 cifre:
  • le prime sei corrispondono alle merci commercializzabili e sono condivise da tutti i membri dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane;
  • le restanti 4 cifre variano a seconda della Nomenclatura Combinata e al Codice Taric (la tariffa Integrata Comunitaria).
Consultando i codici sul sito dell’Agenzia delle Dogane è possibile calcolare l’ammontare del dazio, il tributo da corrispondere alla dogana e il costo finale relativo all’acquisto e alla vendita del prodotto.
A questo, poi, si deve necessariamente accompagnare una gestione fiscale dell’e-commerce a norma. Anche questa, attività piuttosto complessa, che è sempre meglio affidare a professionisti del settore, per evitare di commettere errori.
Per aprire un ecommerce bisogna conoscere la normativa sul commercio online
Come hai visto, aprire un ecommerce non è così semplice come sembra. Molti marketers pensano che sia sufficiente avere un’intuizione e creare una landing dalla grafica accattivante.
Tutto questo però non basta. Perché così si rischia di incorrere in rischi di sanzioni che neppure ci si immagina.
L’ecommerce deve essere gestito nel rispetto della normativa, se vuoi che funzioni.
Per questo, è importante affidarsi ad un legale specializzato in e-commerce che possa aiutarti nella redazione dei documenti legali e nella gestione del tuo ecommerce a norma.

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MARCO - CEO ELOGY

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Marco Lanzoni è il creatore di Elogy. La piattaforma che massimizza le performance del tuo e-commerce ottimizzando i processi pre e post vendita.